Nel mirino

Generale Vannacci indagato: "Ci sono rimasto malissimo. E sono preoccupato"

Non si fa fatica a credere che il generale Roberto Vannacci sia "rimasto malissimo" (sono sue parole) quando stamattina ha letto sul Corriere della Sera dell'inchiesta sull'indagine avviata nei suoi confronti dalla Procura Militare per peculato e truffa nei mesi passati a Mosca in qualità di addetto militare. "Sono rimasto malissimo. Sono demoralizzato, sfiduciato e preoccupato. Quando un uomo delle istituzioni viene accusato di averle tradite è la peggiore offesa che si possa fare": sono state, secondo quanto apprende l'Agi, le sue prime parole.  

Vannacci si sarebbe confrontato per circa tre ore questa mattina con Domenico Leggiero, presidente dell'Osservatorio Militare e suo grande amico che all'Agi spiega. "Ci ho parlato due giorni fa, ieri e questa mattina per un tempo lunghissimo, ho perso il conto", ha detto aggiungendo che il generale "si aspettava questa operazione contro di lui". "Nella Lega", puntualizza il presidente dell'Osservatorio Militare, "dopo le Europee, puntano a far fuori Salvini che cercava Vannacci per recuperare consenso. In Fratelli d'Italia non lo vogliono dopo le polemiche con il ministro Crosetto".

In vista delle Europee Leggiero rivela che "ci stiamo confrontando": "Lui", spiega, "dovrebbe candidarsi con chi è indipendente da un certo sistema e quindi né con la Lega né con Fratelli d'Italia. Gli unici che possono rappresentare le sue idee e tutelare le sue battaglie sono quelli di Indipendenza!". Leggiero spiega all'Agi, inoltre, di non credere assolutamente alle accuse: "Vannacci non farebbe una cosa del genere nemmeno se scendesse nostro Signore a terra". "Questa è la differenza tra un ufficiale come lui e un quaraquà", conclude l'amico del generale.