il fumettista
Zerocalcare attacca sul caso-Salis: "Un processo politico, viziato"
Zerocalcare ha dedicato una storia a fumetti a Ilaria Salis, l’antifascista italiana arrestata in Ungheria con l’accusa di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione. Il fumetto, intitolato "In fondo al pozzo", è stato annunciato del suo autore a Roma. "Al netto dell'innocenza di Ilaria, non c'è alcuna prova. Questo è un processo politico". Per il vignettista l'intenzione è quella di colpire gli antifascisti e punirli. Alla domanda se la sinistra sia timida nel prendere le difese dell'insegnante, Zerocalcare commenta: "C'è sempre l'idea del difendere le persone solo fino a che sono delle vittime, perché è meno imbarazzante. Ma anche le persone che sono colpevoli... Di sicuro non è accettabile il trattamento che stanno subendo. Penso che tutto il processo sia viziato".
E ancora: "Il giorno dell'Onore? Quella roba lì - dice in riferimento all'anniversario legato alle vicende della Seconda Guerra Mondiale contro cui manifestava la Salis - viene lautamente finanziata dal governo ungherese". Non essendo una celebrazione ufficiale, il fumettista la ritiene "una cosa di folklore, ma che riesce a indirizzare la politica di quei Paesi". Insomma, una cosa grave.
Da qui l'appello all'esecutivo Meloni: "Dovrebbe muoversi per chiedere almeno i domiciliari in Italia. Se non lo fa? Sicuramente è un problema politico, ma che può essere aggirato come già fatto per ciò che interessava loro". Nel fumetto Zerocalcare ripercorre le vicende giudiziarie attraversate nell’ultimo anno dalla 39enne, insegnante di italiano per stranieri a Budapest. Secondo la procura ungherese, Salis avrebbe agito nell’ambito di un’associazione a delinquere tedesca, l’Hammerband, e rischierebbe fino a 20 anni di carcere.
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Qui il commento di Zerocalcare sul caso Salis