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DiMartedì, rissa Bocchino-Mameli: "Che dici?", "Silenzio! Ascolta". Interviene Floris

"Avere un governo come quello italiano che davanti al trattamento della Salis non dice una parola è vergognoso, è veramente assurdo": lo scrittore e giornalista Giacomo Mameli lo ha detto in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì su La7. Il riferimento è alla giovane donna italiana, Ilaria Salis, detenuta da 11 mesi in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione ai danni di due estremisti di destra ungheresi durante una manifestazione a Budapest l'anno scorso. Il polverone sul caso si è alzato dopo che sono state diffuse delle immagini della 39enne in un'aula di tribunale ungherese con mani e piedi legati da catene. 

A differenza di quanto sostenuto da Mameli, il governo Meloni in realtà si è già mosso per la connazionale richiamando l'ambasciatore ungherese in Italia, chiedendo i domiciliari per la Salis e soprattutto sentendo il premier ungherese Viktor Orban. Ieri la premier Giorgia Meloni ha parlato con lui al telefono. Ecco perché le dure parole del giornalista contro l'esecutivo hanno fatto saltare dalla sedia il direttore editoriale del Secolo d'Italia, Italo Bocchino, anche lui ospite del programma: "Ma che sta dicendo? Sta dicendo il falso". L'interruzione, però, non sarebbe stata gradita da Mameli, che quindi ha perso le staffe: "Bocchino, silenzio, ascolta". A quel punto si è reso necessario l'intervento del conduttore, che ha provato a riportare la calma nella trasmissione: "Stiamo calmi tutti, diamo l'esempio a casa".

Qui il botta e risposta Mameli-Bocchino a DiMartedì