Palla di vetro
Meloni-Schlein, Ghisleri sul confronto in tv: "Cosa rischia la leader Pd"
"Credo che a entrambe convenga fare questa campagna 'teaser', creare l'attesa in vista del duello tra le due donne leader della politica italiana": Alessandra Ghisleri lo ha detto a proposito del confronto tv tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein. Alla possibilità di fare questo dibattito si sono mostrate favorevoli entrambe. L'ultima è stata la premier che, durante la conferenza stampa di inizio anno, ha detto di essere disposta a confrontarsi con la leader dell'opposizione. Secondo la sondaggista nonché direttrice di Euromedia Research, questa eventualità potrebbe giovare a entrambe, dal momento che i riflettori saranno puntati su di loro: "Fa gioco al Pd come a Fratelli d'Italia". A tal proposito la Ghisleri, intervistata da La Stampa, ha ricordato un altro confronto tv molto atteso in passato: "Mi viene in mente l'annuncio della partecipazione di Berlusconi alla trasmissione di Santoro del 2013, del suo duello con Travaglio, si parlava solo di quello".
Se una delle due ci andrà a rimettere, questo dipenderà dal confronto. Secondo la sondaggista, sia l'una che l'altra hanno sia da perdere che da guadagnare: "Una è al governo e ha un gradimento personale del 37-38%, con un'ampia fiducia nel bacino di centrodestra, l'altra è all'opposizione e gode di un consenso tra il 20 e il 22%, variabile in base alle forze del centrosinistra". Parlando della premier nello specifico, poi, l'esperta ha sottolineato: "Meloni è da più tempo in politica, ha un'esperienza, una capacità dialettica e retorica superiori. Oltre a essere, al momento, leader indiscussa del centrodestra. D'altra parte, deve rendere conto dell'attività di governo, delle difficoltà e delle contraddizioni, e questo la rende più vulnerabile".
Sulla Schlein, invece, ha detto: "Lei è 8 anni più giovane, meno esperta e, soprattutto, non è ancora riconosciuta come leader del campo progressista. Ma ha il vantaggio di essere appena arrivata, di non avere responsabilità sul Pd di governo fino al 2022, quindi di poter offrire la sua visione e fare le sue proposte, parlando con maggiore libertà". Infine ha messo in guardia la segretaria dem: "Certo per lei sarà un esame importante, non privo di rischi. Se va male, potrebbe indebolirsi a vantaggio degli altri leader del centrosinistra, a cominciare ovviamente da Conte". In ogni caso, secondo la Ghisleri, un confronto del genere non sposta voti: "Certo non tra destra e sinistra, ma può spostare qualcosa all’interno dei due schieramenti, diventano importanti le sfumature".