Terremoto

Chiara Ferragni, salta una testa eccellente? "Fedez preme"

Il pandoro-gate fa saltare la prima testa eccellente nell'impero di Chiara Ferragni. L'influencer e imprenditrice fashion ci ha messo la faccia e le lacrime per cercare di tamponare il caso dell'iniziativa di beneficenza poco trasparente (ma con cachet milionario) in abbinamento al pandoro della Balocco

In attesa di capire se ci saranno multe dell'Antitrust anche per l'operazione, simile, portata in porto con la Dolci Preziosi per la campagna benefica legata alle uova di Pasqua tra 2021 e 2022 (con varie Procure che hanno aperto fascicoli d'indagine su entrambi i filoni), secondo vari retroscena incrociati il marito Fedez, che ha difeso Chiara sui social, starebbe spingendo per silurare uno dei vertici manageriali dell'impero mediatico della moglie, il fedelissimo Fabio Maria D'Amato.

 

 

 

Lo stesso messo nel mirino da Selvaggia Lucarelli (che per prima ha acceso i fari sulle zone opache della beneficenza di casa Ferragnez) che ha sollevato dubbi sul suo curriculum e sulla sua laurea alla prestigiosa università milanese Bocconi, la stessa dell'ex premier Mario Monti. Spigolature, tutto sommato, perché il vero problema è la responsabilità di D'Amato nella gestione mediatiche di quelle campagne, risultata a tutti gli effetti disastrosa. Di "errori di comunicazione" ha parlato la stessa Ferragni, nel famoso video in lacrime in cui ha annunciato di voler porre rimedio con un bonifico di un milione di euro all'ospedale Regina Margherita di Torino, lo stesso al quale sarebbero dovuta andare una parte (quanto, non è chiaro) dei guadagni derivati dalla vendita dei pandori con prezzi maggiorati (proprio per pagare il ricco compenso della Ferragni). 

 

 

 

"Questa laurea nel 2008 in economia aziendale esiste? - domanda in una story la Lucarelli dopo aver spulciato i social di D'Amato - Chi è la fonte di questa notizia? Magari vuole chiarire lui, su Facebook scrive che ha frequentato la Bocconi. Basta scrivere 'laureato', così è più chiaro per i giornalisti".