L'opinione
Paolo Crepet, la rivelazione su Giulia Cecchettin: "Un fotogramma prima della coltellata"
Il caso di Giulia Cecchettin è tutt'altro che chiuso. Il ricordo della ragazza uccisa dal suo ex, Filippo Turetta, è vivissimo. E doloroso. Una vicenda che ha sconvolto l'Italia, che ha innescato una profonda riflessione. Una riflessione a cui ha dato una spinta decisiva la sorella della vittima, Elena Cecchettin, le cui parole sono state a tratti dirompenti, hanno in una certa misura indirizzato il dibattito, anche da un punto di vista politico.
E di quanto detto da Elena Cecchettin se ne è tornato a parlare a Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7, dove ospite in collegamento c'era il celebre psichiatra Paolo Crepet. Quando gli chiedono perché le parole di Elena abbiano colpito così nel profondo, quando gli chiedono cosa avessero di diverso, Crepet risponde: "Non erano diverse".
E ancora, lo psichiatra aggiunge che quelle di Elena potevano essere le parole "di tua nipote, quindi la ascolti non solo con delle orecchie diverse ma anche con una predisposizione anche al cambiamento". Secondo l'esperto, "si tratta della nostra borghesia ferita nelle sue certezze, ci richiama a un dolore molto vicino". Infine, un appello a cambiare i propri atteggiamenti personali: "Bisogna lavorare su tutt quello che avviene prima dell'omicidio, noi dobbiamo fermare la macchina da presa un fotogramma prima della coltellata", conclude un ispirato Paolo Crepet.