Lo scontro
Otto e Mezzo, Italo Bocchino contro Scurati: "Io sono stato eletto. E lei?"
"Secondo me è sempre inopportuno che ci siano degli attacchi da parte delle cariche di Stato nei confronti di opinionisti... Dire cittadino di Scurati è sbagliato, perché Scurati non è un cittadino, è un intellettuale, un opinionista, che ha espresso una critica molto ruvida nei confronti del presidente del Senato e il presidente del Senato ha ritenuto di reagire": Italo Bocchino lo ha detto nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, riferendosi allo scontro a distanza tra lo scrittore e il numero uno di Palazzo Madama. Il primo, infatti, nei giorni scorsi ha criticato la presenza di Ignazio La Russa sul palco reale alla prima della Scala, definendolo un “abusivo, un estraneo alla Scala perché non si è mai dichiarato antifascista”. Parole a cui il presidente del Senato ha risposto in un'intervista al Corriere della Sera, dicendo che "Scurati sul fascismo vive grazie ai suoi libri".
"Io non ho visto attacchi - ha proseguito quindi il direttore editoriale del Secolo d'Italia - ho visto reazioni ad attacchi scomposti perché non ci si vuole rassegnare al fatto che la democrazia ha scelto la destra". "Lei non ha il senso delle istituzioni", ha replicato allora Scurati, anche lui ospite del talk. "Io conosco le istituzioni molto meglio di lei, io sono stato eletto, lei se si candida non la elegge nessuno, io sono stato eletto cinque volte", ha controbattuto Bocchino. Ma lo scrittore ha insistito: "Sono accuse infantili, sia adulto, rispetti le istituzioni". E ancora: "Io ho fatto i soldi con il mio talento, lei non ha né opere né talento ma solo una parte politica". "Lei ha fatto soldi con il suo talento e il suo talento l'ha portata a scegliere Mussolini perché era pop - ha chiosato Bocchino -. Perché non ha scritto una trilogia su Togliatti?".
Qui il botta e risposta Bocchino-Scurati a Otto e mezzo