stereotipi

Lilli Gruber, lo sfogo sulla violenza contro le donne: "Intollerabile, volgari e intimidatori"

La7 si tinge di rosa. La rete di Urbano Cairo celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne attraverso una programmazione dedicata con appuntamenti speciali. Tra questi c'è Lilli Gruber che, con la partecipazione dell’attivista e scrittrice Carlotta Vagnoli, fa a pezzi i luoghi comuni riguardanti la violenza di genere. "Per sopravvivere - è l'esordio della conduttrice di Otto e Mezzo -, la violenza di genere ha bisogno di veramente molto poco. Spesso ha bisogno solo delle parole giuste, quelle della vittimizzazione secondaria. E tutti noi e tutte noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito qualcuno dire una di queste frasi".

Oppure abbiamo anche assistito a gesti violenti: "Allora uno schiaffo è sempre una violenza fisica. Perché dallo schiaffo al pugno, dal pugno al coltello... Quindi, bisogna reagire subito. Un uomo che vi mette le mani addosso mollatelo immediatamente". Ma non finisce qui, perché Gruber mette in guardia sul cosiddetto catcalling. Come da lei ribadito, "certi apprezzamenti in pubblico sono volgari e anche intimidatori e, quindi, signori, uomini maschi, astenetevi dal fare certi commenti".

 

 

E a tutti quegli stereotipi sul vestiario della donna, la giornalista tuona: "Io non so se la soluzione sono il burkini o il chador e non piuttosto il rispetto e la buona educazione. Io trovo che sia intollerabile che un maschio non sia in grado di controllare il suo muscolo centrale, chiamiamolo così. Ed è intollerabile fare passare la vittima per colpevole di una provocazione".