Scintillissime
PiazzaPulita, Paolo Crepet si scatena contro Antonella Viola: "Patriarcato, lo vede o no?"
Siamo a PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, la puntata è quella di giovedì 23 novembre. Al centro della diretta ancora l'omicidio di Giulia Cecchettin e le sue conseguenze, compreso il dibattito su patriarcato e maschilismo. Tra gli ospiti in studio lo psichiatra Paolo Crepet ed Antonella Viola, la virologa che ormai troviamo nei salottini tv a riflettere su temi che spaziano ben oltre virus e dintorni. E tra Crepet e Viola, sulla società patriarcale, sono scintille.
"Io sono figlio di una generazione certamente patriarcale - premette lo psichiatra -. A questo patriarcato ho visto anche critiche, mia madre ha fondato un centro per aiutare le giovani donne 50 anni fa, quando a Padova era molto difficile fare questo. È andata controcorrente, sono molto orgolioso di essere figlio di una donna così forte. Certo, le regole dei maschi ci sono: so bene che nelle università sono quasi tutti maschi apicali. Ma ci sono anche dei cambiamenti: perché non dobbiamo vedere le cose che cambiano. C'è anche una rettrice...", aggiunge Crepet.
E a quel punto ecco che Antonella Viola lo interrompe: "Sì, una rettrice. Ma una su dieci". Sì, ma vediamolo. Abbia pazienza... va bene, allora non va bene neanche quella lì? Non sto dicendo che basta, ma dico che c'è un lavoro", aggiunge lo psichiatra. Ma viene interrotto ancora: "Un lavoro lento!". "Lento, molto lento, ma il lavoro culturale non deve assomigliare al potere. Altrimenti facciamo le quote rosa...", conclude Crepet visibilmente infastidito dalle continue interruzioni.