Lo sfogo

PiazzaPulita, Moni Ovadia sbrocca: "Come sputare sulla cenere di quei morti"

Il tema del conflitto israelo-palestinese non cessa, purtroppo, d’essere d’attualità e, infatti, se ne parla molto nei salotti televisivi. Compreso quello di Piazzapulita, talk di approfondimento socio-politico di La7, condotto il giovedì sera da Corrado Formigli. Il susseguirsi degli attacchi pesanti di Israele su Gaza City sta provocando morti su morti e il tutto è nato dopo l’agguato di Hamas del 7 Ottobre, da molti ridefinito con un paragone pesante: una nuova “Shoah”.

Ed è proprio questo che Formigli chiede ad un suo ospite in collegamento, l’autore teatrale Moni Ovadia: “La parola Shoah legata al 7 Ottobre, invocata da un imam francese e da molti qui in Italia è adeguata?”. La risposta di Ovadia è dura e senza sfumature: “La ritengo una strumentalizzazione di una gravità senza limiti e, quando all’Onu, dopo la frase di Guterres, il rappresentante israeliano si è messo addosso una stella gialla, ha protestato anche il direttore del museo della Shoah, Yad Vashem, dicendo che era un’azione vergognosa. La strumentalizzazione della Shoah - conclude Moni Ovadia - è una delle cose più infami che ci sia, è come sputare sulle ceneri di quei morti, che sono anche i miei”.

 

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Il riferimento a Guterres è al suo discorso al Consiglio di sicurezza dell’Onu in cui, in qualche modo, aveva giustificato gli attacchi di Hamas. Questo il suo intervento: “Ho condannato inequivocabilmente gli orribili e senza precedenti atti terroristici compiuti da Hamas in Israele il 7 ottobre. Niente può giustificare l’uccisione deliberata, il ferimento e il rapimento di civili o il lancio di razzi contro obiettivi civili. Tutti gli ostaggi devono essere trattati umanamente e rilasciati immediatamente e senza condizioni. E con rispetto, constato pienamente la presenza tra noi di membri delle loro famiglie. È importante - quei Guterres scatena le polemiche - riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto ad anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e piagata dalla violenza. Le loro economie sono state soffocate. Poi le persone sono state sfollate e le loro case demolite”.

PiazzaPulita, lo sfogo di Moni Ovadia: qui il video