A Tagadà
Tagadà, Parsi mette in guardia Israele: "A cosa deve fare attenzione"
"Gli ostaggi pesano innanzitutto nell'opinione pubblica israeliana, che non è pronta a sacrificare centinaia di persone sull'altare di un rullo compressore che poi fa un enorme numero di vittime collaterali e comunque non riesce ancora a sradicare la portata offensiva di Hamas": Emanuele Parsi lo ha detto nello studio di Tiziana Panella a Tagadà su La7, riferendosi alla guerra che sta incendiando il Medio Oriente. "Israele - ha poi continuato il professore - sembra non aver imparato la lezione della guerra del 2006 contro Hamas in Libano. Quando gli israeliani invasero il Libano per farla finita con Hezbollah, di fatto rimisero Hezbollah al centro della scena politica libanese, che fino al momento dell'invasione era molto più orientata diversamente per la prima volta in tantissimi anni".
Un altro motivo per cui gli ostaggi hanno un peso importante, secondo Parsi, ha a che fare con i terroristi: "Hamas li usa in tutti i modi possibili, come scudi umani ma li usa pure centellinandone le apparizioni". Infine, il professore ha lanciato un avvertimento a Tel Aviv: "Israele dall'altra parte deve fare attenzione perché anche se le convenzioni di Ginevra vietano sia il rapimento degli ostaggi sia l'utilizzo dei civili come scudi umani, allo stesso tempo vietano anche di eseguire azioni militari che non tengano in conto la protezione dei civili. Poi i governi democratici devono fare i conti anche con i propri principi".
Qui l'intervento di Parsi a Tagadà
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