Mieli, "Gaza è libera". E la Gruber lo ferma: "Non puoi dirlo"


Parla di "incredibile disinformazione sulla stampa italiana", Marco Travaglio, e Paolo Mieli gli risponde per le rime. In studio a Otto e mezzo, con il direttore di Libero Mario Sechi e la firma del Sole 24 Ore Lina Palmerini, Lilli Gruber affronta il tema della guerra a Gaza e parte dalle parole del segretario generale dell'Onu Guterres. Secondo molti, avrebbe in parte "giustificato" gli atti terroristici di Hamas ricordando le politiche di Israele sulla Striscia. 

"Non li ha giustificati, ha condannato 2 volte la mattanza del 7 ottobre - spiega il direttore del Fatto quotidiano -. E cosa pensa di fare Israele dopo aver invaso Gaza?". Dopo Travaglio, prende la parola Mieli. Nelle parole di Guterres, ribadisce invece l'editorialista ed ex direttore del Corriere della Sera, c'è "un innegabile sottinteso giustificazionismo di Hamas. Ricordare l'occupazione dei territori non è giusta e non è vera".

 

"Dal 2005 Gaza è libera, Sharon l'ha lasciata libera. Assediata, quello che vuoi. Ma non meno di Israele, un Paese di 9 milioni di abitanti assediato, circondato da 450 milioni di arabi". "Dire che Gaza è libera, scusami Paolo Mieli, non è possibile - lo interrompe la Gruber -, non ha nemmeno una frontiera aperta, né con l'Egitto né con Israele. Vero è che gli israeliani sono andati via, nel 2005".

"Gaza è libera", "Non puoi dirlo": Gruber contro Mieli, guarda il video di Otto e mezzo

"Ma a Gaza potevano fare quello che volevano - ribatte Mieli -. Dal 7 ottobre a oggi da Gaza sono partiti su Israele 7mila razzi. Vuol dire che dal 2005 invece di costruire una fabbrica o un McDonald's, hanno scelto di costruire qualcosa che gli permettesse di lanciare quei razzi. Poi certo, Gaza è libera tra mille virgolette, hai ragione tu, ma hanno fatto una scelta. Gaza non è occupata".