Il caso
Gianni Agnelli, il tesoro sparito nel nulla: che fine ha fatto?
Che fine ha fatto “l’altro tesoro” di Gianni Agnelli? Se lo chiedono in molti, dato che mancano all’appello ben 636 opere, dal valore di circa un miliardo. In pratica la più grande collezione privata d’Italia è sparita nel nulla, con il ministero che a quanto pare non è informato sulla sua collocazione attuale. Il Fatto Quotidiano ha dedicato un approfondimento a questo caso delicato e particolare, che prende le mosse da un esposto di Margherita Agnelli per “il furto e la ricettazione” di alcuni quadri di sua proprietà che sarebbero spariti dopo la morte della madre Marella.
In attesa che il tribunale di Milano decida di archiviare o prorogare le indagini, il Fatto Quotidiano si interroga su dove potrebbe essere conservato il tesoro dell’avvocato, che è finito nella disputa ereditaria tra Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann. “Che i figli non vogliano far sapere alla madre dove si trovino le opere d’arte - scrive Ettore Boffano - probabilmente ereditate dalla nonna Marella è comprensibile. Che non lo sappiano gli uffici pubblici deputati alla tutela dei beni culturali, e dunque i cittadini italiani, è invece incredibile. Se i quadri, siano essi nella disponibilità dei fratelli Elkann o della madre, fossero all’estero e senza che il ministero ne fosse a conoscenza, sarebbe una gravissima perdita per l’Italia”.
La vicenda verrà approfondita anche da Report, che intende svelare nuovi dettagli nel corso della puntata che andrà in onda domenica 15 ottobre su Rai 3. Il servizio sarà firmato da Manuele Bonaccorsi e Federico Marconi, che hanno lavorato per ricostruire il tesoro artistico dell’avvocato Agnelli tramite alcuni documenti inediti. L’unica certezza è che questa grande collezione d’arte è al centro di uno scontro dinastico tra la moglie Marella (e con lei i tre nipoti) e la figlia Margherita.