Stoccata
Israele, Pietro Senaldi: "Odio razziale e antisemitismo", chi sono i parlamentari smascherati
"Israele sta valutando che tipo di risposta armata e violenta dare". Ne è convinto Pietro Senaldi, in collegamento con Tagadà su La7. Qui, nella puntata di martedì 10 ottobre, il condirettore di Libero esclude però che l'esercito israeliano metterà in pratica "un'invasione della Striscia di Gaza". Questa "provocherebbe tantissimi morti, un'escalation e tantissime perdite israeliane". A quel punto è Tiziana Panella a ricordare che Israele punisce i miliziani di Hamas togliendo acqua e luce.
"Sì - le fa eco Senaldi - mi sembra che si ragioni come se fossimo in tempi di pace. Invece la dichiarazione di Benjamin Netanyahu è: adesso siamo in guerra. Per cui è probabile che, siccome si tratta di una popolazione oppressa, si può anche cercare di stressare la popolazione per indurre una reazione". D'altronde il primo ministro israeliano è stato chiaro: l'assedio a Gaza in risposta all'attacco di Hamas "è solo l'inizio". A ordinare "un assedio totale", interrompendo anche la fornitura di gas, acqua e carburante, è stato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
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Non solo, perché i suoi elicotteri hanno condotto raid su diversi siti in territorio libanese dopo il tentativo di infiltrazione di un gruppo di sospetti "terroristi", alcuni dei quali sono stati "neutralizzati". Infine Senaldi cita "la fatica che sta facendo il nostro Parlamento per avere una mozione comune". Da qui la stoccata: "Purtroppo una parte dell'opinione pubblica è antisemita". E ancora: "C'è dell'odio razziale da parte di Hamas, c'è dell'antisemitismo quando vai a rastrellare persone inermi".