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Nicola Porro sconcertato dalla Schlein: "A cosa pensa dopo la strage di Mestre"

"Vi giuro, è successo ieri". Nicola Porro, nel consueto editoriale di Stasera Italia, non nasconde tutto il suo stupore per l'ultima proposta partita dal Pd. "Mentre si dovrebbe pensare ai cavalcavia - esordisce nella puntata di giovedì 5 ottobre dopo la strage di Mestre - il Pd propone una nuova legge, che siano cambiati i nomi di alcune vie". Tutto vero, "non vi sto raccontando una balla - prosegue il conduttore di Rete 4 -. Se il tipo di approccio alla realtà è così ideologico, credo sarà un po' difficile mettersi d'accordo sulle priorità di questo Paese". Ed ecco che Porro manda in onda "le parole vive di Elly Schlein".

La segretaria dem ha detto chiaro e tondo: "Se non abbiamo memoria non possiamo costruire le basi di un futuro migliore. Noi del Partito democratico ci opponiamo a ogni tentativo di riscrittura della nostra storia". Da qui il commento al vetriolo del giornalista: "Va bene opporsi a ogni tentativo di riscrittura della nostra storia, va bene pensare che la cultura e l'ideologia siano importanti, ma veremante pensate che bisogna togliere la statua di Indro Montanelli o cambiare in giro per l'Italia dedicate a D'Annunzio?".

 

 

A quanto pare sì. E, come già spiegato da Libero, la censura rossa mette a rischio anche illustri volti di sinistra. Come anticipato da Tommaso Montesano, in questo contesto è a rischio la strada che la sinistra vuole intitolare a Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica che fece il suo esordio giornalistico con "Roma fascista", l’organo dei Gruppi universitari fascisti (Guf) di cui diventerà caporedattore. Per non parlare poi di Dario Fo, che nel 1943 si arruolò volontario nell’esercito fascista repubblicano.