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Michela Murgia, l'ultimo saluto: "In viaggio verso il Padre"

Tante le presente ai funerali di Michela Murgia tenuti alla chiesa degli Artisti di Roma. Qui un lungo applauso e i cori "Bella Ciao" hanno accompagnato l'uscita della bara dove la folla è rimasta sotto il sole per ore per essere lì, vicini a lei. Oltre ai fan, alle esequie dell'intellettuale e scrittice morta a 51 anni giovedì, anche la sua famiglia 'queer', insieme ad alcuni personaggi noti tra cui la segretaria dem Elly SchleinFrancesca Pascale con la compagna Paola Turci, Lella Costa e Roberto Saviano.

 

 

In chiesa non ci sono stati fiori, secondo quanto disposto dalla stessa scrittrice, tanto che è stata rimandata indietro anche la corona di fiori del Comune di Roma. Secondo quanto appreso da LaPresse da fonti della famiglia, Murgia non voleva fiori recisi in chiesa e di conseguenza i cuscini sono rimasti fuori sul sagrato. Tantissime le donne presenti in prossimità della chiesa. Giovani studentesse, signore di mezza età e anche anziane che sono venute a testimoniare il loro dolore e affetto di lettrici.

A ricordarla lo scrittore e amico Saviano che ammesso: "Sono le parole più difficili della mia vita. Il ricordo personale che ho di lei è legato a questi ultimi giorni in cui, con immensa dignità, con un cuore enorme, non ha mai, neanche per un momento smesso di essere felice e cioè scegliere da che parte stare, scegliere di difendere gli ultimi, i diritti: questo per lei era il modo di essere felice. C'era quando nessuno c'era - ha aggiunto commosso - era accanto a me quando nessuno era accanto a me, a ogni udienza in tribunale e soprattutto sapeva che questo tipo di governi stanno andando verso una buia scelta autoritaria che si può disinnescare solamente facendo stare le persone che criticano, i dissidenti".

 

 

L'omelia è stata affidata a don Walter Insero che ha celebrato anche i funerali di Gina Lollobrigida, Gigi Proietti, Andrea Purgatori, Maurizio Costanzo e di Fabrizio Frizzi. "Michela è nel viaggio verso il Padre, non verso il nulla. Michela ha fatto tante battaglie, vi invito ad accogliere la testimonianza di fede che ha avuto nella prova, nella sofferenza dura che ha vissuto. Non ha mai avuto timore di mostrare la sua fede", le sue parole.