Il ritratto
Michela Murgia, insegnante di religione e call center: chi era la scrittrice
Michele Murgia ha perso la sua battaglia contro il cancro. La scrittrice è morta all'età di 51 anni. A maggio aveva rivelato durante un'intervista di soffrire di un carcinoma ai reni al quarto stadio. La Mondadori, casa editrice per cui aveva pubblicato il suo ultimo libro "Tre Ciotole", la ricorda su Twitter con un "ciao Michela" accompagnato da un cuore, insieme a una grande foto che la ritrae sorridente.
Sarda doc, nata a Cabras il 3 giugno 1972, la Murgia ha svolto diversi lavori prima di dedicarsi alla scrittura, Tra questi l'insegnante di religione, la vendita telefonica raccontata nel suo primo libro, "Il mondo deve sapere" (2006). Questo, una sorta di blog sul mondo dei call center e delle multinazionali, che ha ispirato l'opera teatrale omonima e il film "Tutta la vita davanti". Successivamente, nel 2008, pubblica per Einaudi "Viaggio in Sardegna", una guida letteraria ai luoghi meno noti dell'isola. Due anni più tardi esce, sempre per Einaudi, "Accabadora", romanzo che intreccia nell'isola degli anni Cinquanta i temi dell'eutanasia e dell'adozione. Un libro che la porta a vincere prima il Premio Dessì e poi il SuperMondello e il Campiello. Nel 2011 pubblica "Ave Mary", riflessione sul ruolo della donna e la Chiesa.
Tra le opere successive si ricordano il romanzo "L'incontro" (2012), che analizza i temi della condivisione e delle affinità; il saggio breve sul femminicidio "L'ho uccisa perché l'amavo. Falso!" (con Loredana Lipperini, 2013); il romanzo "Chirù" (2015) e "Futuro interiore" (2016). Per la Murgia c'è anche una breve parentesi politica, quella delle regionali sarde. Nel 2014, infatti, si presenta con la coalizione Sardegna possibile, che però non supera lo sbarramento previsto dalla legge. Nel 2018 debutta come attrice interpretando Grazia Deledda nello spettacolo teatrale "Quasi Grazia". Tra le opere più recenti: "L'inferno è una buona memoria" e il saggio "Istruzioni per diventare fascisti". Ma anche "Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo"; "Stai zitta"; "God save the queer. Catechismo femminista" e appunto "Tre ciotole".
Due i mariti avuti. La scrittrice è stata sposata dal 2010 al 2014 con Manuel Persico, informatico bergamasco di dodici anni più giovane. In seconde nozze ha poi sposato l'attore e regista Lorenzo Terenzi, di sedici anni più giovane. Matrimonio avvenuto qualche settimana fa non senza polemiche in quanto la scrittrice ha sottolineato la necessità di contrarre le nozze per vedere garantiti i diritti al compagno e a quella che lei definiva la "famiglia queer".