La polemica

Piero Fassino, Senaldi lo affonda: "Soldi? Ecco perché non è un ipocrita"

Continua a far discutere il caso di Piero Fassino che, intervenendo alla Camera, ha mostrato a tutti i colleghi la sua busta paga da 4.716. “Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è uno stipendio d’oro”, ha dichiarato il deputato del Pd, che ha scatenato parecchie polemiche, anche all’interno del suo stesso partito. Pietro Senaldi ha deciso di prendere le difese del “povero” Fassino, che è stato “sbertucciato da tutti” per le sue parole. 

 

 

“A parte che lui è un bugiardo - ha esordito Senaldi - perché chiaramente guadagna anche di più per via dei rimborsi e altro, quindi arriva a raddoppiare la cifra. A parte questa piccola bugia, tutto il Pd si è indignato nell’imbarazzo sostenendo che non è giusto quanto dichiarato da Fassino perché mentre loro si battono per il salario minimo il deputato tira fuori la sua busta paga. Lui non è ipocrita a differenza degli altri, perché sembra che agli onorevoli del Pd i quattrini non interessino, quando non è così”. 

 

 

“D’altronde la sinistra nasce da Marx - ha aggiunto Senaldi - dal Capitale. Cioè a sinistra interessa il denaro, più che agli altri, solo che non sapendo come farlo, lo vuole fregare a chi è capace di farlo, ma non dovete mica credere che chi è di sinistra non sia interessato al denaro. Anzi, normalmente uno vota la sinistra per impadronirsi del denaro altrui”.