Cicatrici
Marta Fascina, brutte voci da Arcore: "Siamo preoccupati, non ne esce"
"Vive immersa nel lutto. Non solo non ha finito di elaborarlo ma non ha nemmeno iniziato". Gli amici di Marta Fascina sono preoccupati. Dal giorno del funerale di Silvio Berlusconi, è uscita dai radar della politica e della cronaca. Sbrigate le pratiche burocratiche con gli avvocati è sparita, chiusa nel suo dolore a Arcore nella villa dove ha convissuto con il Cav. Il lutto fa male, ma si deve elaborare e sembra già un passo avanti lo sfogo suo profilo di WhatsApp che si concludeva con un disperato "Mi manchi amore mio, Diooooo se mi manchi!".
Leggi anche: Marta Fascina, lo strazio: "Allungo la mano, ma..."
Racconta Tommaso Labate sul Corriere che al momento Marta Fascina è da sola, senza amici e familiari. Con lei c’è il cane Dudù che ormai lo considera "il mio cane". Non ha in programma alcuna vacanza né ha in mente di allontanarsi da Arcore dove vive senza aver mai varcato il cancello dal giorno del funerale del Cav. Alcuni di loro, a microfoni rigorosamente spenti, confessano a Labate di essere "preoccupati". "Chi le vuole bene è abbastanza preoccupato per questa ragazza", spiega una fonte. "Non riesce a venire fuori da questa situazione, non riesce a farsi una ragione della morte di Berlusconi", dice un altro amico. Di politica, al momento, non c’è neanche da discuterne. Di partecipare alle sedute del Parlamento non se ne parla, di presenziare agli eventi del partito nemmeno. Continua il suo racconto Labate spiegando che Marta Fascina ha sentito qualche volta Antonio Tajani, qualche volta anche Matteo Salvini; i figli di Silvio Berlusconi ("Li sento tutti indistintamente, sia i più grandi che i più piccoli", ha spiegato in privato). Chiamate in entrata e in uscita quotidianamente, sono invece per i suoi genitori, e qualche amico.
Già, gli amici. Dice il Corriere che il vecchio "blocco Fascina" — dal coordinatore della Lombardia Alessandro Sorte al numero uno degli juniores Stefano Benigni, passando per il sottosegretario Tullio Ferrante — non ragiona come area né pensa da corrente. Sono tutti nel fronte che sostiene e sosterrà la corsa di Antonio Tajani, senza distinguo. Come Marta Fascina, quando uscirà dal lutto e soprattutto dall'eremo di Villa San Martino.