La giornalista militante
Concita De Gregorio contro il Pd: mollano troppo facilmente le poltrone
Ma insomma, la vogliamo finire con le «foto dei tramonti», coni «piedi nudi sul bagnasciuga», i «cocktail con lo spicchio di arancia su Instagram» mentre la “destra” occupa militarmente perfino il Centro sperimentale di cinematografia? Concita De Gregorio, su Repubblica, è spietata: altro che «classe culturalmente egemone», la sinistra «è al mare», in vacanza, invece di piantonare le “casematte” del potere di gramsciana memoria.
Basta con gli «appelli» e le «raccolte firme» buone solo ad acchiappare qualche clic sui social mentre la “destra” con continui colpi di mano assalta, indisturbata, «scuole, cineteche nazionali, enti lirici e fondazioni, filarmoniche, stazioni radio, canali tv e bande di paese». Ci vuole ben altro, scrive Concita mentre vagheggia «una classe politica di opposizione coesa» capace, finalmente, di «farsi egemone».
E come si diventa «egemone»? Ribattendo colpo su colpo alle «prese di Palazzo».Quel «Palazzo» che non avrebbe mai dovuto essere espugnato, è il sottinteso. E l’ultimo esempio è, per l’appunto, la conquista del fortino del Centro sperimentale di cinematografia, che un politicamente redivivo Nanni Moretti ha definito «violenta e rozza». Il grido di dolore è continuo: «Oggi si lottizzano la scuola di cinema e la cineteca nazionale, patrimonio comune del Paese». Orrore: la sinistra, invece di stare «in vacanza», avrebbe dovuto controllare e, naturalmente, occupare lei le «casematte» in nome della famigerata egemonia culturale. E invece niente: tutti a Capalbio. E questo mentre la “destra” prepara la prossima lista della spesa: i teatri pubblici di Roma Capitale, «centinaia di centri studi, migliaia di filarmoniche, decine di festival». Tutto ciò succede mentre a sinistra ci si pavoneggia su Instagram, il social con le foto che «pullula di amache e di piedi». Il discorso in fondo è semplice: visto che la sinistra, quando ne ha avuto la possibilità, non è stata in grado di «fare il contrario di quel che la destra fa», ovvero «sottrarre la cultura e l’informazione al controllo della politica»- ad esempio conferendo a una fondazione il controllo degli Enti - perché ora se ne sta in vacanza mentre «Giorgia Meloni carezza la mano di Joe Biden e si fotografa con Kissinger»?