Attivista nel mirino
Greta Thunberg, Maurizio Gasparri scatenato: "Dove la voglio vedere!"
Greta Thunberg nel mirino di Maurizio Gasparri. Al centro il cambiamento climatico e le alte temperature che stanno caratterizzando l'Europa e non solo. "Sono stato poco tempo fa in Giordania - esordisce in un'intervista a Repubblica - e c’era un caldo più che sopportabile. Battute a parte: penso che l’umanità abbia attraversato vari momenti, dove ci sono terre c’erano dei mari, sono accadute molte mutazioni".
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Per il senatore di Forza Italia comunque "non ce la possiamo cavare col fatalismo e va bene, ma sono contrario alle esagerazioni e poi credo occorra spalmare su una tempistica meno improvvisata la politica europea: il cambiamento va fatto ma la transizione da qui al 2035 non è fattibile". Insomma, "questo è un problema planetario, noi a livello europeo causiamo il 7 per cento dell’emissione dell’anidride carbonica del pianeta, quindi va affrontato il dossier Cina, India e il resto del pianeta. A me ad esempio ha colpito che Greta non sia andata a Pechino, dice che non prende l’aereo, allora vada in moto... Marco Polo con altri mezzi c’è andato secoli fa, perché lei no? Ha idea di come producono e di quanto inquinano?".
Ma la Thunberg non è l'unica destinataria del consiglio di Gasparri. Nei giorni scorsi Angelo Bonelli, parlamentare dell'Alleanza Verdi-Sinistra italiana, ha accusato Giorgia Meloni di non comportarsi da madre. Tutto vero. Per lui la colpa delle alte temperature è del presidente del Consiglio. Ecco allora che ci pensa Gasparri a sistemarlo: "Non vale nemmeno la pena di replicare a Bonelli. Il cui vaniloquio è uno dei motivi di degrado e di crisi della politica italiana. Piuttosto organizzi, insieme a Greta, un lungo viaggio in Cina per andare a dire ai cinesi quanti danni fanno all'ambiente".