Quale futuro

Pier Silvio Berlusconi? "Non scenda in politica": cupa profezia sul figlio del Cav

Nei giorni dell'apertura del testamento di Silvio Berlusconi, a quasi un mese dalla scomparsa del leader di Forza Italia e quattro volte ex premier, continuano a rincorrersi le voci circa un possibile impegno in politica di Pier Silvio Berlusconi, il tutto dopo che quest'ultimo, insieme alla sorella Marina, ha appena preso il controllo di Fininvest.

Pier Silvio da par suo, negli anni passati, ha sempre escluso l'impegno politico, seguendo il consiglio del padre, il quale lo ha sempre avvertito circa i rischi connaturati alla scelta, in primis giudiziari. Eppure, ora, un mezzo pensiero alla politica Pier Silvio Berlusconi sembra averlo fatto: "Mio padre è sceso in politica a 58 anni, io ne ho 54...", ha sussurrato alla presentazione dei palinsesti Mediaset.

E tra i vari commenti a questa presa di posizione, ecco quello di Angelo Maria Perrino, il direttore di affaritaliani.it, il quale intervenendo a Omnibus, il programma del mattino in onda su La7, ha dissuaso Pier Silvio dall'idea di cimentarsi con l'avventura politica. "Mi auguro che la famiglia Berlusconi si astenga dall'entrare in politica", ha premesso, perché "finalmente l'Italia deve chiudere il trentennio berlusconiano dove in capo a un uomo si sono concentrati il potere politico finanziario e mediatico realizzando un'anomalia senza precedenti al mondo che ha alterato gli equilibri dello Stato italiano".

 

Dunque il consiglio a Pier Silvio Berlusconi è chiaro: lasci stare la politica. Perrino, infine, mostra apprezzamento per la scelta dell'ad Mediaset, che dopo la morte del padre "ha indirizzato Mediaset verso una linea diversa, anche politicamente". Questo perché "prendere Bianca Berlinguer, Luciana Littizzetto e Myrta Merlino significa che vuole liberarsi dalla costrizione di fare con le proprie televisioni l’ancella del governo", conclude Perrino la sua disamina.