Il "pretino"

Luigi Berlusconi, "c'è un punto di caduta": quando la sua vita è stata stravolta

Nella vita di Luigi Berlusconi, che papà Silvio chiamava "il pretino", per i suoi pellegrinaggi a Lourdes con i volontari dell'ordine di Malta in incognito, "c’è un punto di caduta: quando sulla passione per il Milan inizia a prevalere quella per gli affari, la finanza, i soldi. Un’attitudine in forza della quale, secondo gli osservatori più attenti alle dinamiche interne della dynasty berlusconiana, potrebbe essere lui, Luigi, il vero e naturale erede, anche se non subito", riporta La Repubblica in un lungo articolo sui cinque figli del Cavaliere.

 

 

Nato in una clinica privata ad Arlesheim in Svizzara, la stessa scuola steineriana frequentata dalle sorelle figlie di Veronica Lario, Barbara ed Eleonora, ha "un understatement di rito ambrosiano, come si confà a chi ha imparato che il vero potere finanziario non prevede frivolezze né mollezze. Ha deciso di blindare la sua vita come dentro la grisaglia che sempre indossa sul lavoro (pure all’ultimo saluto al padre): il matrimonio con Federica, figlia di un imprenditore tessile di Lecco, nella chiesina di San Sigismondo, in Sant’Ambrogio. Pochi e selezionati amici, sempre quelli, il giro di Monza, come Barbara".

 

 

Luigi Berlusconi ha investito in "start up innovative e creative, ma anche Grindr, social di appuntamenti gay israeliano. Quando creò la Fondazione Opsis Onlus, che finanzia progetti sociali, decise di comparire non con il suo cognome ma con quello della madre, Bartolini. Un escamotage usato, forse, anche su altri tavoli. Perché Luigi non ha mai sopportato di essere considerato uno che ha solo avuto la fortuna di essersela trovata pronta e cucinata". Ora si dice che "il pretino" abbia "un ruolo centrale nella gestione degli affari di famiglia". Vedremo quanto.