Addio Silvio
Berlusconi, Feltri: "Occasione persa, era l'unico che poteva far pace con Putin"
Parce sepulto. Silvio Berlusconi non c’è più e ha fatto tutto nella vita tranne una cosa che gli hanno impedito di realizzare: la pace tra la Russia e l’Ucraina. Egli era l’unico uomo sulla terra in grado di parlare amichevolmente con Putin e di trovare una soluzione al conflitto tremendo che doveva durare una settimana e che invece prosegue tra varie efferatezze da un anno e mezzo.
La mia non è una fantasia ispirata dalla gratitudine che nutro per il Cavaliere. È un semplice ragionamento. L’unica persona al mondo ad avere un rapporto amichevole con il padrone del Cremlino era proprio Silvio. La morte del quale ne è la dimostrazione che nessuno può confutare. Infatti non appena è stata diffusa la notizia del decesso, lo zar si è espresso così: "Addio amico sincero".
Ergo, se un Paese occidentale dispone di un signore definito appunto dallo stesso Putin suo amico sincero, cosa si doveva fare se non affidare al Dottore Presidente il compito di trattare confidenzialmente la pace, nella certezza che la guerra sarebbe finita sospendendo le stragi in atto?
Niente da fare, questo tentativo destinato al successo non è stato fatto perché spesso i nostri politici oltre che biechi sono ciechi. Più che temere il conflitto sempre in crescita essi avevano paura che l’avversario potesse compiere l’ennesimo miracolo convincendo il leader russo a togliere il dito dal grilletto, restituendo all’umanità il conforto di una esistenza non funestata dalla violenza. Non consentire a Silvio l’opportunità di far cessare il fuoco è stata una follia che pagheremo duramente. L’odio verso di lui ha superato ogni limite sconfinando nell’autolesionismo. Infatti pur di impedirgli un altro trionfo da allegare alla sua nutrita collezione, i politici anche europei hanno impedito all’ormai defunto Presidente di farci l’ultimo dono: la pace. Adesso intanto continuiamo a leggere i tremendi bollettini bellici nel terrore che prima o poi le armi colpiscano pure noi.