Impegno

Vittorio Sgarbi contro i magistrati: "Azione criminale contro Berlusconi"

"Occorre fare un’operazione di verità". Esordisce così Vittorio Sgarbi parlando dell'amico Silvio Berlusconi. Ospite di CartaBianca nella puntata di martedì 13 giugno su Rai 3, il critico d'arte lancia una chiara frecciata a quella sinistra che non fa altro che gettare fango. Il riferimento è chiaramente a tutte quelle inchieste che hanno visto il leader di Forza Italia protagonista. "Occorre fare un’operazione di verità per capire perché un uomo di 58 anni entra in politica e diventa da deputato a imputato perenne per ragioni di inchieste politiche - tuona nello studio di Bianca Berlinguer esprimendo un giudizio su quanto realmente accaduto -. Quelle inchieste erano false e grottesche".

 

 

E proprio la giustizia, a detta del neo sindaco di Arpino, sarebbe stata alla base della discesa in campo dell'ex premier. "Berlusconi è andato a fare politica perché i partiti di riferimento erano stati cancellati dall’azione criminale della magistratura che aveva ucciso Bettino Craxi e Giulio Andreotti e i partiti". Intanto Sgarbi ha già avanzato una proposta, perché quella del Cav "è una scomparsa che merita giustizia. Occorre un'azione di giustizia, occorre che il presidente della Repubblica, il Csm e i parlamentari chiedano di verificare questi processi" che lo hanno visto imputato.

 

 

Come ricordato dal deputato, "trent'anni sono una vita e Berlusconi è stato sotto processo per 30 anni. I processi sono giusti, sono sbagliati? Credo che siano stati in larga parte processi costruiti perché ha fatto politica. Lo vedremo". Di certo - conclude - "era una persona che fino a 58 anni era un cittadino libero, da quando ha deciso di fare attività politica è entrato nell'attenzione di una serie di Procure che gli hanno fatto processi di ogni tipo che sono finiti il larga parte con un'assoluzione".