Figuraccia
Saviano peggio di Murgia: "Omaggio fascista, chi lo ha autorizzato?"
Incredibile, ma vero: neppure di fronte all'evidenza Roberto Saviano riesce a dire il vero, neppure di fronte all'evidenza riesce ad evitare di attaccare il governo e i suoi ministri. La vicenda è quella, surreale, montata da Michela Murgia: l'accusa al Comsubin di aver fatto il saluto romano alla parata del 2 Giugno, di fronte a Sergio Mattarella e a un Ignazio La Russa esultante, secondo la scrittrice, proprio per l'omaggio al Ventennio. E ancora, nel mirino della Murgia l'urlo "Decima" effettuato dal corpo militare, urlo che si ripete ogni anno, ad ogni parata, con ogni governo.
Insomma, Michela Murgia ha raccontato un sacco di fandonie, smentite a tutte le latitudini e da ogni parte politica. Il saluto non era fascista: era semplicemente il saluto delle forze armate. Dunque l'urlo, che con la X Mas non c'entra nulla: si tratta del motto del Goi, il Gruppo operativo incursori del Comsubin, e con il corpo che si macchiò di crimini di guerra collaborando coi nazisti non ha nulla a che spartire. Lo hanno scritto e spiegato tutti. Eppure, per Saviano, non basta.
Sui social, infatti, mister Gomorra ha cavalcato la folle polemica: "Riprendo il post di Michela Murgia per segnalare che ieri alla sfilata del 2 Giugno è accaduto un episodio inquietante. Stavano marciando gli incursori in basco verde del Comsubin quando giunti alla tribuna autorità gridano: Decima!", premette. "Decima? Fare un omaggio durante la festa della Repubblica democratica al corpo militare fascista X Mas! Chi lo ha autorizzato? Il corpo militare X Mas comandato da Junio Valerio Borghese combatté a fianco dei nazisti con il compito di rastrellare i partigiani e fronteggiare gli alleati. Gravissimo è il gesto di Ignazio La Russa che fa segno di vittoria dopo che sente celebrare la Decima", rimarca Saviano, il quale poi prosegue nel profluvio di farneticanti accuse tirando in ballo anche Guido Crosetto, che "resterà in silenzio come sempre". E invece ha parlato, per smentire le ricostruzioni della Murgia e anche di un Saviano che mette in saccoccia un'altra indimenticabile figura di palta.