Premier nel mirino
Otto e Mezzo, fango su Meloni: “25 Aprile? Terrorismo e calunnie”, chi la difende
Giorgia Meloni e il 25 aprile. È stato questo l’unico tema di discussione della puntata di Otto e Mezzo, su La7. “Perché la premier fa così fatica a dire la parola antifascista? Fa bene a non definirsi tale?”, sono le domande che Lilli Gruber ha rivolto a Franco Cardini. “Io francamente non lo so, ma i casi sono due”, ha risposto lo storico, che ha poi spiegato il suo pensiero a riguardo.
“Forse la Meloni - ha dichiarato - ha ancora l’impressione che all’interno del suo partito vi sia una certa aliquota, minoritaria ma con qualche importanza sul piano delle rappresentanze politiche, che non se la sente di prendere totalmente le distanze. Questo dipende da un fatto importante, ovvero dall’insufficienza sul piano della discussione culturale e intellettuale all’interno del partito: ci sono delle suscettibilità che la Meloni non si sente ancora di toccare”.
Cardini ha poi spiegato quello che ritiene essere un altro possibile problema: “È l’insufficienza dell’espressione antifascismo se la si prende da sola. Io sono molto reticente a usare questo termine. L’antifascismo è insufficiente, perché ce ne sono molti e sono contraddittori: quindi quale forma di antifascismo scegliamo? Non c’è dubbio che alcuni avversari usano l’aggettivo fascista in maniera terroristica e qualche volta anche calunniosa. Il problema in questo caso è profondamente storico, bisogna fare attenzione perché su coloro che hanno partecipato alla resistenza andrebbero fatte molte distinzioni”.