Un caso in Rai
Lucia Annunziata, affondo di Del Debbio: "Cazz***? Non è quello il problema"
“A me non interessa la parolaccia, non mi fa effetto una che dice ‘caz**’": Paolo Del Debbio ha commentato il caso Lucia Annunziata, che ha perso le staffe durante l'intervista al ministro della Famiglia Eugenia Roccella a Mezz'ora in più su Rai 3. Interpellato dall'Adnkronos, il conduttore di Dritto e Rovescio ha spiegato: "Non ha detto una bestemmia, ci può stare in un momento di agitazione, diciamo così. Quello che colpisce è che una conduttrice Rai, che può aver legittimamente le sue idee, di fatto è entrata in contraddittorio in modo secondo me fuori dalle righe con un ministro che difendeva la sua politica”.
Nel corso dell’intervista, incentrata sul tema del riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, alla conduttrice è scappata una parolaccia della quale però si è subito scusata con i telespettatori. “Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi, caz**!”, ha esclamato a un certo punto la conduttrice. A tal proposito Del Debbio ha aggiunto: "Il problema non è ‘caz**’, il problema è quel ‘muovetevi a fare le leggi’. Non è il sostantivo, è il verbo. È un imperativo. ‘Muovetevi’ a far che? Se quelli non lo vogliono fare e hanno vinto le elezioni e portano avanti la loro politica uno discute, può dire ‘non sono d’accordo’. L’imperativo è decisamente eccessivo”.
Le critiche arrivate da destra hanno trovato in disaccordo Nicola Fratoianni, secondo cui così non si farebbe altro che intimidire i giornalisti. A lui ha risposto Maurizio Gasparri: "Fratoianni è un parlamentare, si dovrebbe rivedere la trasmissione per accorgersi che nessuno minaccia l’Annunziata, che tanto fa quello che le pare da decenni in Rai, con la Rai e della Rai, ma che è lei che minaccia il Parlamento, irridendo le Commissioni che votano e sognando un mondo in cui il Parlamento voti solo come dice lei, ‘Marchese del Grillo’ degli schermi e della politica. Quindi Fratoianni difenda la sovranità del Parlamento invece di quella dei suoi amici televisivi”.