Ma dai
Molinari oltre il ridicolo, ecco il titolo di "Repubblica": crede a quel che dice?
La stampa progressista ultimamente si sta superando. Sta indubbiamente offrendo il meglio... del peggio. Si pensi per esempio alla "Strage di Stato" con cui ha titolato La Stampa di Massimo Giannini, con riferimento a Cutro: un titolo aberrante che ha fatto e sta facendo molto discutere, confermato però con orgoglio dal direttore in tv, quando si trovava nel salottino di Lilli Gruber a Otto e Mezzo.
Anche Repubblica sulla vicenda ci ha messo del suo: "Nessuno ha voluto salvarli", titolava il quotidiano diretto da Massimo Giannini. E proprio Repubblica, oggi domenica 5 marzo, regala un'altra perla rara, il tutto con il titolo di apertura del giornale. Titolo che recita: "Il sabato antifascista".
Il riferimento è alla "marcia di Firenze", così come recita l'occhiello, ossia il corteo "per protestare contro l'aggressione davanti al liceo e dare solidarietà alla preside". Il corteo in cui di fatto sembra essere nata l'alleanza tra il Pd di Elly Schlein e il M5s di Giuseppe Conte.
E insomma, "il sabato antifascista". Come se fossimo ancora negli anni Venti. Come se ci fosse un regime. Come se ci fosse il Duce. Un titolo francamente grottesco, ma perfettamente in linea con quello che sta facendo Repubblica ormai da immemore tempo: rilanciare un fantomatico allarme-fascismo per dare contro al governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. E chissà se Molinari crede davvero in questo suo titolo.