Sapor di fango
Carlo Nordio, odio in prima pagina sul Fatto: "Vuole romperci i cog***?"
Carlo Nordio protagonista della vignetta di Riccardo Mannelli. Prosegue infatti la battaglia del Fatto Quotidiano contro il ministro della Giustizia a cui dedica il disegno in prima pagina nell'edizione di mercoledì 21 dicembre. Qui il Guardasigilli viene ritratto mentre si trova alla sbarra. In sottofondo frasi pronunciate con ogni probabilità dal giudice: "Imputato in piedi... lei ha intenzione di romperci i cog*** cinque anni più le spese". Poi il commento sottostante: "Tutto più facile col nuovo processo alle intenzioni". Insomma, il Fatto mette Nordio nei panni dell'imputato e lo condanna per le sole intenzioni, ossia la riforma della giustizia da lui annunciata.
D'altronde gli attacchi dei manettari non sono una novità. Marco Travaglio ha più volte espresso il suo dissenso a proposito della linea del governo. "Io non ho mai visto un ex magistrato odiare così tanto non solo i suoi colleghi e la sua categoria, ma proprio le funzioni giudiziarie. In realtà, le vittime di queste controriforme non sono i magistrati, ma i cittadini".
Per non parlare poi delle intercettazioni. Nonostante Nordio abbia sottolineato che queste ultime non saranno abolite ma rese "strumenti" e non prove, il direttore del Fatto attacca: "Se aboliscono o limitano le intercettazioni, i magistrati lavoreranno di meno. Se tolgono l’obbligatorietà dell’azione penale e il magistrato decide quale fascicolo trattare o addirittura se lo fa imporre dal governo, cioè prendersela coi ladri di polli che rubano poco e lasciar stare i ladri col colletto bianco che rubano i miliardi, il magistrato lavora di meno". Ecco tutto il livore che dietro la vignetta.