La stoccata
Nicolai Lilin si scatena: "Chi è davvero Zelensky", gelo dalla Merlino
Nicolai Lilin, in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira su La7 commentando la frase di Volodymyr Zelensky - "se morisse Vladimir Putin, finirebbe la guerra" - avverte che non è esattamente così e che il presidente ucraino, di fatto non è credibile. "Noi Putin lo abbiamo già sepolto tante volte qui in Occidente, ormai è chiaro che quando sentiamo Medvedev o Zelesnsky io capisco solo che noi umani non abbiamo ancora trovato un altro metodo civile per riequilibrare tutte le nostre forze sullo scacchiere geopolitico, se non quello della guerra", attacca lo scrittore russo che da anni risieda in Italia. "La guerra rimane purtroppo uno degli strumenti principali", aggiunge: "Sono d'accordissimo con Rampini, ci guadagnano oggi i Paesi emergenti".
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Qui l'intervento di Nicolai Lilin a L'aria che tira
Quindi affonda Zelensky: "Non è un politico ma una persona che viene dallo spettacolo, dobbiamo ascoltare gli americani e i russi che sono le vere parti della guerra. Che finirà quando per entrambi sarà il momento giusto per le trattative". L'Ucraina, sottolinea Lilin, "gioca come immagine e prestigio e la frase di Zelensky ci fa pensare che dietro Putin non c'è nessuno ma in realtà in Russia ci sono dei falchi molto pericolosi". La guerra in Ucraina, conclude lo scrittore, "non finirebbe con la morte di Putin, potrebbe peggiorare. Se arrivasse un politico meno diplomatico di Putin si potrebbe arrivare all'utilizzo dell'arma nucleare".