Definitivo
Giuliano Ferrara distrugge la firma della Stampa: "Chi si umilia gioiosamente da sé"
Nel mirino ci è finito il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, il quale nel corso di un convegno ha definito "l'umiliazione" importante per crescere, poiché alla base del riscatto. Una frase che ha scatenato la polemica, subito cavalcata da progressisti e sinistra, fino a che sono arrivate le scuse dello stesso Valditara, il quale ha spiegato di essersi confuso. Voleva parlare di "umiltà", non di "umiliazione", sostiene.
Tant'è, La Stampa diretta da un sempre più scatenato Massimo Giannini, sulla vicenda imbastisce una doppia paginata composta da: cronaca sdegnata dei fatti dal titolo "Educazione Valditara", lettera di professoressa indignata, intervista a professore indignato. Quest'ultima intervista la firma Simonetta Sciandivasci, la quale sempre più va distinguendosi tra gli astri del progressismo militante (soltanto alla vigilia un'articolessa in cui ci spiegava che Giorgia Meloni appare già nervosa, stanca e irritabile e questo perché non fa la donna ma vuole imitare i maschi. Chissà cosa vuol dire...).
L'intervista è al professor Massimo Ammaniti, il quale dice che "l'umiliazione è bullismo" e che "ai ragazzi va trasmessa passione". Fin qui, tutto bene. E nell'introduzione all'intervista la Sciandivasci ricorda alcune cifre relative ai giovani che non studiano e non lavorano, sottolineando come sia a suo giudizio sbagliato "umiliare" chi si trova in simili condizioni.
Bene, le riflessioni della giornalista vengono riprese e rilanciate su Twitter di buon mattino da Giuliano Ferrara, il quale si scatena con arguzia e tagliante sarcasmo. "Evitare ogni umiliazione, dice la favolosa Sciandi sulla Stampa, perché ci sono "tre milioni di ragazzi" dai 14 ai 35 anni che "non studiano, non lavorano e nemmeno cercano un impiego". Ragazzi, 35 anni. C'è chi si umilia gioiosamente da sé", twitta l'Elefantino. Nulla da aggiungere, se non l'hashtag scelto da Ferrara: ragazzi.