Veleno puro
Gad Lerner, fango sulla Meloni: "Si accanisce, poi...". Cosa scorda
Gad Lerner accusa Giorgia Meloni che "dopo aver cianciato per anni in tv di blocco navale e di sostituzione etnica" - testuale - ora "invoca 'la difesa dei confini esterni dell'Ue'. Ma continua a fare la vittima e finge di non capire perché Francia e Germania l'accusano di avere infranto le regole col suo rifiuto di garantire approdo alla Ocean Viking nel porto sicuro più vicino, come impone il diritto del mare". Scorda però Lerner che banalmente la premier sta difendendo i confini italiani e che l'epoca dei porti aperti a chiunque è finita da tempo.
Tant'è. Nel suo articolo sul Fatto quotidiano il giornalista prosegue dicendo che la premier "accampa argomenti demagogici che possono incantare un'opinione pubblica benevola" e che "non sarà certo con l'esibizione muscolare di un'azione esemplare, cioè accanendosi su 234 disgraziati, che si potrà conseguire la 'soluzione europea' da tutti auspicata". L'obiettivo politico per Lerner "è chiaro: smantellare la rete europea della solidarietà che sostiene il soccorso in mare praticato dalle navi Ong. Giungono a denigrarle come 'navi pirata', calpestando il comune senso di umanità: una campagna ideologica che maschera l'impotenza di fronte alla tragedia, offrendo in alternativa solo la riproposizione di un nazionalismo suprematista e nativista".
Invece, conclude Lerner "basterebbe riconoscere che sono poveri. E che il colore della pelle diverso non li rende meno bisognosi di aiuto. Accanirsi contro di loro con la subcultura del 'prima i nostri' scredita l'Italia e allontana una soluzione comune".