Stoccata

Cacciari, feroce attacco a Meloni: "Qualche allocco ci cascherà"

Massimo Cacciari non le manda a dire, né a destra né a sinistra. E ospite della trasmissione L’Italia s’è desta di Radio Cusano Campus è un fiume in piena. Ecco che prima il filosofo punta il dito contro il Partito democratico: "Non si sa e non si capisce come affronterà le elezioni regionali in Lazio e in Lombardia. Sta lì, come l’asino di Buridano che, come peraltro dicono i sondaggi, muore nel mezzo, tra Terzo Polo e M5s". 

 

 

Non a caso, proprio l'ultimo sondaggio di Emg segna un netto sorpasso del Movimento a discapito di Enrico Letta. E per Cacciari non deve stupire: "Se il Pd non prende una decisione chiara su da che parte stare, creperà nel mezzo. Non emerge assolutamente alcun disegno autonomo del Pd né sul piano dei programmi né sul piano delle alleanze". Da qui l'unica soluzione possibile per l'ex sindaco di Venezia, convinto che dem e grillini debbano creare un'alleanza. In caso contrario la sorte è già segnata: "Perderanno e regaleranno le regioni agli avversari politici. Il M5s e il Pd possono vincere solo se uniti, questo vale a livello nazionale così come a livello locale". 

 

 

Chiuso con le stoccate al centrosinistra, Cacciari non si risparmia neppure su Giorgia Meloni. A suo dire, infatti, "uno in campagna elettorale può anche fingersi sovranista o nazionalista. Va bene se gli serve prendere qualche voto. Del resto, durante le propagande politiche, ne abbiamo viste di tutti i colori sin dalla Prima Repubblica". A conti fatti, però, il problema sarebbe un altro, ossia "ficcarsi nella testa che una visione sovranista oggi è fuori dalla realtà totalmente. Ogni nostro problema può essere risolto a livello meta-nazionale. Almeno a livello europeo, ma non solo, perché senza rapporto con le altre grandi potenze non si risolve nulla". Da qui la conclusione: "Fintanto che non siamo uniti, saremmo sempre subalterni, alla faccia dei sovranisti che continueranno a chiacchierare e qualche allocco ci cascherà"