Ciak, Azione
DiMartedì, Calenda attacca Vespa: "Non ti si può sentire". Massacrato...
"Che dicevano gli inglesi? Il budino prima lo mangiamo e poi vediamo com'è, facciamoli governare e vediamo se sono competenti": Bruno Vespa, in studio con Giovanni Floris a DiMartedì su La7, ha parlato del governo Meloni, insediatosi da poco. Ma il conduttore subito lo ha fermato, facendo un appunto: "Ma non è che è gratis la cosa...". "Ma abbi pazienza - ha replicato il conduttore di Porta a Porta - abbiamo dato credito a tutti, non cresciamo da trent'anni, siamo a zero. Quindi un minimo di credito...".
Vespa, poi, ha riportato le parole di un tassista, che gli ha detto: "Ho votato per tutti e mi hanno deluso, ora voto per lei e se non mi piace la prossima volta voto per un altro ancora". "Bruno, io te vojo bene ma nun se po sentì - è intervenuto allora Carlo Calenda, pure lui ospite del talk -.. Non è che uno vota a prescindere dalla qualità delle proposte e dalla qualità delle persone, stiamo andando avanti così dai 5 Stelle... a un certo punto non rimane il Paese e si apre una voragine".
Botta e risposta tra Calenda e Vespa a DiMartedì
"Io non credo che ci sarà nessuna voragine - ha controbattuto il giornalista - la Meloni dice 'la differenza tra me e gli altri è che io non ho niente da perdere'". Ma il leader di Azione ha insistito: "Lei no, il Paese sì però, Bruno come si fa a dire una cosa del genere?". Calenda, poi, è andato avanti: "Lei ha il diritto e il dovere di governare, io non la criticherò mai per ragioni pregiudiziali, però dire 'guardate, abbiamo provato tutti, proviamo pure lei' è una roba che riassume il perché noi stiamo andando a ramengo. Pensiamo che la politica sia il Grande Fratello...". "Ma molti l'hanno votata per questo, altri per convinzione, altri non sono andati a votare... vediamo che cosa riesce a fare", ha chiosato Vespa.