"Fascismi nuovi"

DiMartedì, Ginevra Bompiani agghiacciante: "Non gli ebrei, ma gli immigrati"

"Perché siamo di nuovo in questa situazione?": Giovanni Floris ha posto questa domanda a Ginevra Bompiani a DiMartedì su La7. Il riferimento è alla questione migranti, con l'ultimo braccio di ferro che ha visto come protagonisti il governo italiano e le Ong. "Io ho una mia idea - ha risposto la scrittrice - la Meloni continua a prendere le distanze dal nazismo, dal fascismo, dalle leggi razziali, dice che sono una vergogna... ma le leggi razziali si rivolgevano agli ebrei, i quali per fortuna non sono più il popolo di allora, sono un popolo forte con uno Stato forte, molto ben armato e molto attento alle offese. Ora i perseguitati dagli Stati e in particolare dai fascismi nuovi - chiamiamoli come vogliamo - non sono più gli ebrei, sono i migranti".

 

 

 

Parole forti, quelle della Bompiani. Che decide così di accostare il nazifascismo a quello che è successo nei giorni scorsi in Italia. Giorgia Meloni, da parte sua, ha già chiarito la linea del suo governo, il quale intende solo ottenere maggiore collaborazione da parte dell'Unione europea su questo fronte: "In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione", ha scritto ieri sera su Facebook.

L'intervento di Ginevra Bompiani a DiMartedì

 

 

 

"Negli ultimi anni abbiamo assistito a una gestione inadeguata del fenomeno, che ha prodotto grandi ed evidenti disagi: hotspot al collasso, sbarchi aumentati, Forze dell’Ordine allo stremo. E il tutto ha portato a un crescente clima di insicurezza generale - ha proseguito il presidente del Consiglio -. Il nostro obiettivo è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona. Per questo vogliamo mettere un freno all’immigrazione clandestina, evitare nuove morti in mare e combattere i trafficanti di esseri umani. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo Governo non tradirà la parola data".