Decreto anti-rave
L'aria che tira, sfogo della Merlino sulla Meloni: "Prendetemi per matta..."
"Eravamo convinti che le emergenze del Paese fossero inflazione e caro energia e invece abbiamo scoperto che non era la tempesta delle bollette quella che ci preoccupava, ma la tempesta dei rave party". Ha esordito così Myrta Merlino nella puntata de L'aria che tira andata in onda mercoledì 2 novembre. Il riferimento è palese e riguarda i fatti degli ultimi giorni che hanno portato il ministro Matteo Piantedosi a far sgomberare l'area del rave di Modena e a deliberare un decreto contro manifestazioni illegali di questo tipo.
Eppure, come dice la stessa Merlino, sono state durissime le reazioni a questo provvedimento, "non solo dell'opposizione ma della maggior parte dei giuristi italiani e di alcuni settori della maggioranza". La giornalista teme "che la nuova norma finisca per punire qualsiasi forma di raduno o protesta, comprese quelle studentesche o dentro i luoghi di lavoro". A quanto pare, però, non basta per la conduttrice il fatto che il capo del Viminale abbia negato in un'intervista al Corriere della Sera questa possibilità, secondo lei perfino "con sdegno, quasi a dire garantisco io".
Merlino insiste su questi timori, portando in ballo la risoluzione stessa del rave che è stata efficiente e veloce. "Il rave di Modena di pochi giorni fa è terminato con i partecipanti che ripulivano tutto, tra l'altro benissimo. Il che dimostra che gli strumenti per intervenire rapidamente, pacificamente e con efficacia, sono già dentro la legislazione corrente". Conclude poi, rivolgendosi allo stesso ministro, con una insinuazione per niente velata: "Insomma, caro ministro, secondo me le possibilità sono due: o la norma è stata scritta male e in fretta e quindi è equivocabile, o invece il governo punta a una stretta sulle proteste in nome di legge e ordine e questo sarebbe preoccupante. Prendetemi per matta, ma io penso che la legge in fondo sia un po' come le barzellette, se ha bisogno di essere spiegata vuol dire che non funziona".