La scrittrice
Michela Murgia contro Giorgia Meloni: "Sempre come nemica"
"Lei beneficia oggi dei risultati del femminismo, ma il femminismo l'avrà sempre come nemica": Michela Murgia ci va giù pesante quando parla del nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Intervistata da La Stampa, la scrittrice ha detto: "Sono allibita dalla simpatia che il discorso di Meloni in Parlamento ha suscitato in molte donne perché non ha sovvertito alcuno schema: non ha detto nulla che non ci si aspettasse da lei, a parte la furbata di intestarsi i percorsi di emancipazione di donne che, se l'avessero conosciuta quando erano vive, sarebbero state sicuramente dalla parte opposta delle barricate".
Ma non è tutto. Perché le critiche della Murgia sono tante: "Meloni confonde il potere con l'emancipazione. Il femminismo non ha come obiettivo il raggiungimento del potere, ma la messa in discussione di un modello tradizionale che lei non tocca minimamente. E che anzi incarna al meglio. A Meloni manca tutto il percorso della sorellanza, della rete. Non lotta per le altre donne".
Parlando del percorso del premier, che si è definita un'"underdog" e che è arrivata a Palazzo Chigi senza l'aiuto di nessuno, la scrittrice ha detto: "Ognuno fa la narrazione di sé che preferisce. A me stupiscono le persone che le credono. Anche a sinistra. A chi dice: 'Anche se non viene dal nostro mondo dobbiamo lasciarla lavorare', rispondo: non è che non abbia mai lavorato. La conosciamo, sappiamo quel che pensa".