Il sociologo
Agorà, Luca Ricolfi: "Un evento epocale", come muore la sinistra
"Da anni, i ceti popolari votano a Destra e quelli medio-alti, l'establishment, a Sinistra": Luca Ricolfi, ospite di Agorà su Rai 3, ha commentato le elezioni di domenica scorsa. In particolare il sociologo, il cui nome è spuntato anche per la carica di ministro del Welfare nel governo che sta per nascere, ha spiegato che "la novità molto interessante di queste elezioni, a mio parere, è che per la prima volta nella storia della Repubblica abbiamo una formazione di sinistra o che comunque si percepisce come di sinistra - possiamo discutere se lo è veramente oppure no - cioè i 5 Stelle, che si posizionano a Sinistra della Sinistra ufficiale".
Secondo lui, insomma, per la prima volta c'è un polo che può considerarsi più a sinistra della sinistra. Si tratterebbe, a suo avviso, dell'unico polo che - insieme alla destra - si è fatto carico dei temi sociali. Ecco perché hanno successo. "In 30, 40, 50, 70 anni cosa abbiamo avuto alla sinistra del Partito comunista e di tutti i suoi eredi? Soltanto piccole formazioni di estrema sinistra, che non hanno mai raggiunto una massa critica. L'unico che ha raggiunto una massa critica è stata la Margherita, ma quella faceva concorrenza ai Ds da destra, non da sinistra".
Ricolfi parla di "un evento epocale. I comunisti e i post-comunisti non hanno mai tollerato una formazione politica di estrema sinistra alla propria sinistra e adesso se la ritrovano. Poi ovviamente possono anche dire: 'non è la vera sinistra'. Però è percepita così e questo è un fatto storico, nuovissimo".