leader condannato
Marcello Sorgi smonta Enrico Letta: "Errore fatale", cosa accadrà al voto
Il problema del centrosinistra? La mancata coalizione. Secondo Marcello Sorgi, "l'impossibilità di mettere insieme una coalizione ha determinato fin dal primo momento un vantaggio incolmabile a favore del centrodestra". Ciò che stupisce la firma della Stampa è però come i leader che hanno trattato, come Carlo Calenda ed Enrico Letta, non si siano posti il problema. La grana è tutta lì: non esser riusciti a collegarsi per presentare candidati comuni nei 221 collegi uninominali dove il centrodestra - è la sua profezia - "farà cappotto".
E le conseguenze non si riversano solo sui partiti, ma anche su quello che Enrico Letta deve affrontare. Tra questi una pessima campagna elettorale. Sorgi infatti ricorda che "è inutile battere sul tasto dell'allarme antifascista e del rischio per la Costituzione, perché sono stati loro, i leader del centrosinistra i primi a non crederci, altrimenti avrebbero trovato un accordo".
Ma non solo, perché la storia ci insegna che oltre ai vincitori ci sono i perdenti. Anche in questo campo però lo si può essere più o meno. Addirittura - prosegue - "si può risultare parzialmente vincenti". Lo hanno capito Carlo Calenda e Giuseppe Conte che "si lavorano ai fianchi Letta tutti i giorni, perché ogni punto percentuale tolto a lui è guadagnato ai loro partiti". Da qui l'amara conclusione: "Il destino di un leader condannato alla sconfitta come Letta è scritto alla voce 'Veltroni': il fondatore del Pd che lo portò oltre il 33 per cento, una percentuale mai più vista, contro il Berlusconi dell'ultima straordinaria vittoria, nel 2008".