Nel mirino

Marco Damilano, vergogna contro il centrodestra sulla Rai: "Forse, i russi..."

Alberto Busacca

I russi in campo nella campagna elettorale italiana. Ovviamente per avvantaggiare il centrodestra. È questo il messaggio che vuole far passare Marco Damilano nella seconda puntata del suo "Il cavallo e la torre", in onda alle 20.40 su Rai 3. Ospite in studio Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, al quale Damilano ricorda i medici russi a Bergamo, i diplomatici russi espulsi e poi, naturalmente, «i movimenti dell'ambasciata russa, clamoroso il caso della visita a Mosca di Matteo Salvini, organizzata dall'ex deputato Antonio Capuano di Forza Italia».

 

 

Quindi la domanda è: «La campagna elettorale italiana rischia di essere inquinata?». Risposta di Gabrielli: «Lei parla di rischio... da questo punto di vista mi sento di non poterle dare nessuna informazione rassicurante... è un rischio...». Ma a Damilano non basta: «Senta, il ministro Di Maio però leva la parola "rischio". Dice: la campagna elettorale è inquinata, è in atto un tentativo di interferenza nella vicenda politica del Paese». E Gabrielli ricorda allora che i russi hanno chiesto agli elettori europei di «punire i governi che in qualche modo si sono resi protagonisti di azioni contro la federazione russa».

 

 

Parola nuovamente al conduttore. Damilano non può ancora essere soddisfatto. Serve qualcosa in più. Altra domanda: «Ma sarebbe utile che i partiti respingessero nettamente, chiaramente, esplicitamente questi tentativi (dei russi, nda)?». Gabrielli: «Assolutamente sì. Se le forze politiche, in maniera chiara, fanno una dichiarazione, una scelta di campo, credo che i rischi si attenuano...». Ok, può bastare così. Buonasera.