L'infettivologo
Matteo Bassetti "ministro della Salute tecnico": pesantissima frase sfuggita
Matteo Bassetti non si candiderà alle elezioni politiche, a prescindere da chi glielo dovesse chiedere. L’infettivologo ha messo un punto sulla questione nel corso dell’intervista rilasciata a La corsa al voto, lo speciale in onda su La7. Imbeccato più volte da Alessandro De Angelis, Bassetti ha assicurato che il suo nome non sarà in alcuna lista elettorale il prossimo 25 settembre.
Non ha però escluso l’eventualità di diventare ministro alla Salute, nel caso in cui i vincitori volessero un tecnico come erede di Roberto Speranza: “Crisanti mi inviata a presentarmi alle elezioni se voglio fare il ministro? Io rispondo con i fatti, ovvero che i quattro migliori ministri alla Salute del nostro Paese sono stati tutti dei tecnici, cito Umberto Veronesi su tutti. Forse Crisanti non conosce la storia, sarebbe bene che la andasse a studiare: d’altronde anche Mario Draghi non mi pare che fosse eletto”. Poi Bassetti ha affrontato la polemica politica, nata sempre da Crisanti, su Matteo Salvini e i suoi errori sul Covid.
Cosa farebbe Bassetti da ministro: guarda il video di La7
“Quando c’è stato da criticare posizioni tiepide o fredde sui vaccini l’ho fatto - ha dichiarato l’infettivologo - mentre il green pass per me è sempre stato uno strumento per indurre le persone a vaccinarsi: è uno strumento politico e può essere criticato, oggi però la polemica Crisanti se la poteva risparmiare”. Ma da ministro cosa farebbe Bassetti di diverso rispetto a Speranza? “Intanto bisogna imparare a convivere con il virus, le restrizioni non devono più esistere. Poi una maggiore collaborazione tra ospedale e territorio e una maggiore unione tra centro e periferia”.