La sondaggista
Alessandra Ghisleri avverte i partiti, "la promessa da non fare": come evitare il suicidio al voto
Con le dimissioni di Mario Draghi l'Italia non può che andare al voto anticipato. Nel tam-tam ci sono diverse date: il 18 settembre, il 2 o il 9 ottobre. Eppure, come spiega Alessandra Ghisleri ospite di Agorà su Rai 3, non mancano ostacoli. Nella puntata di giovedì 21 luglio la sondaggista esordisce: "Il tema vero non è la campagna permanente, alla quale siamo abituati, bensì le promesse elettorali, che in questo caso saranno iperboliche". I partiti, e i sondaggi lo confermano, sono agguerritissimi: Fratelli d'Italia è sì il primo partito, ma a poca distanza c'è il Partito democratico.
Non solo, perché il centrodestra deve fare i conti con un continuo calo, lo stesso che sta subendo il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Ed è in questo clima che il Paese si ritrova a dover affrontare le urne. Non a caso ospite di In Onda, su La7, la direttrice di Euromedia Research ha messo le mani avanti: "Attenzione, nulla è scontato per le elezioni anticipate. Non diamo tutto per scontato. La situazione fotografata fino adesso vede un centrodestra, un centrosinistra e alcuni partiti al centro, ma credo che ci saranno nuove coalizioni perché tutti i partiti stanno cercando di inserirsi, raggrupparsi e costruire un loro percorso per trarre vantaggi in base a questa legge elettorale".
A peggiorare la situazione la reazione degli italiani di fronte a una crisi di governo ritenuta da tutti incomprensibile. "Per quanto la memoria sia breve, il 2 ottobre è molto vicino. La legge elettorale prevede che le coalizioni sono più forti e dipenderà da come si aggregheranno le forze politiche". L'avvertimento è chiaro: chiunque deve guardarsi le spalle.