Fuori luogo
Bimbo morto a Sharm, Vittorio Sgarbi: "Ma perché un italiano...", si scatena l'inferno
Vittorio Sgarbi ha fatto arrabbiare un sacco di gente con un tweet in cui ha criticato chi sceglie di andare in vacanza a Sharm el Sheikh piuttosto che rimanere in Italia. La località balneare egiziana è finita su tutti i giornali questa settimana a causa dei tragici eventi che hanno riguardato una famiglia palermitana: un bimbo di soli 6 anni ha perso la vita a causa di un’intossicazione alimentare.
Pur non avendo citato apertamente il fatto di cronaca, è chiaro che Sgarbi abbia preso spunto da quello per la sua critica: “Leggo che quest’anno molti italiani vanno al mare in Egitto. Ma perché un italiano deve cercare a Sharm el Sheik quello che ha in casa? No, grazie. Andate a Caorle (Veneto), Samperi (Ragusa), Arcomagno (Calabria) o nella spiaggia rosa di Budelli in Sardegna”. Questo tweet ha scatenato un mare di polemiche: secondo molti il noto critico d’arte non ha tenuto in considerazione il fattore economico.
“L’Italia costa il triplo”, hanno risposto parecchi utenti, che gli hanno fatto notare come all’estero si può spendere di meno e vivere vacanze quasi di lusso”. In particolare un utente ha offerto una replica dettagliata: “Con lo stipendio di un operaio o di un impiegato statale medio si riesce a pagare meno di una settimana di vacanza di uno qualsiasi dei bellissimi posti che hai nominato. Escluse ovviamente le spese di viaggio e altri ‘orpelli’ pur necessari se una vacanza vuole essere tale: un souvenir, una pizza, un gelato, una escursione. Molti italiani sono costretti alle vacanze agostane (prima lavorano) ma non possono permettersi l’Italia”.