Scintille

Flavio Briatore sfregiato dallo scrittore Bonvissuto: "I giovani scappano per colpa tua"

Botta e risposta durissimo tra Flavio Briatore e lo scrittore Sandro Bonvissuto. Al centro dello scontro le parole dell'imprenditore che ha accusato i giovani di non voler lavorare denunciando una difficoltà enorme nel reperire personale per le sue strutture. Lo scrittore su Repubblica ha messo nel mirino Briatore pubblicando una lettera al veleno: "I giovani scapperanno da questo paese. E non perché siano dei viziati ai quali ‘non gli va di lavorare’. Il problema sono gli stipendi bassi, che è un’invenzione vostra". Parole forti che di sicuro scateneranno nuove polemiche. Lo scrittore non si è fermato qui. Ha poi rincarato la dose con un nuovo attacco. Non nomina mai direttamente Briatore ma il destinatario delle sue parole è facilmente individuabile: "I giovani scapperanno da questo paese. E non perché siano dei viziati ai quali ‘non gli va di lavorare’.

 

 

 

Il problema sono gli stipendi bassi, che è un’invenzione vostra, non che i giovani so ignoranti o scansafatiche o che preferiscano percepire il reddito di cittadinanza. L’idea che si debba lavorare comunque anche con uno stipendio ridicolo altrimenti sei un fancazzista è un’idea fortemente oscurantista e conservatrice".

 

 

 

Poi difende anche i percettori del reddito di cittadinanza finiti nel mirino di Briatore che a suo dire preferiscono il divano al lavoro: "Prendersela col reddito di cittadinanza poi è una cosa reazionaria; se un imprenditore soffre la concorrenza del RDC (che per un lavoratore giovane sarà sui 500 euro al mese) mi immagino a quale stipendio la sua azienda stia facendo riferimento". Poi l'affondo finale: "Se nessuno vuole andare a lavorare per l’elemosina è perché la gente sta uscendo rinnovata da una profonda crisi esistenziale: la pandemia ha insegnato di nuovo alle persone il valore del proprio tempo, perché va tutto bene finché una mattina non te sveij sotto a un cipresso co la foto de ceramica. I ragazzi oggi sanno che non è il lavoro a nobilitare l’uomo, ma il contrario". Ma lo scrittore scorda nel suo attacco che Briatore offre buste paga sostanziose e ben sopra il livello standard del mercato del lavoro.