Banca Etruria
Guido Crosetto, la lezione: "Perché io non devo chiedere scusa a Maria Elena Boschi"
Il padre di Maria Elena Boschi è stato assolto dall’ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria perché il fatto non sussiste. “Immagino fioccheranno i comunicati di scuse da parte di chi ha insultato lui e lei per anni”, ha commentato Guido Crosetto, che ha aggiunto: “Io non dovrò farne. Perché pur essendo, in quell’epoca, un avversario politico, ne difesi la presunzione di innocenza”.
“Oggi ho pianto e non ho paura di ammetterlo in pubblico”, ha dichiarato la Boschi, per la quale oggi si è chiuso un calvario lungo sette anni. “E si chiude nell’unico modo possibile - ha scritto in un lungo post pubblicato sui social - con la certezza che mio padre era innocente. La verità giudiziaria non cambia niente per me: ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ma oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore: mio padre è innocente. E ora lo sanno tutti, non solo la sua famiglia”.
“Questa vicenda - ha proseguito la Boschi - ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare: ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia”.