Il conflitto
Quarta Repubblica, Toni Capuozzo rivela: Ecco chi deciderà tutto al posto di Zelensky"
Toni Capuozzo dall'inizio di questa guerra è molto scettico su come viene raccontata e la sua visione è sempre diversa da quella degli altri. Ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 31 maggio, l'inviato di Mediaset sostiene che "ci stiamo avvicinando a una situazione in cui la Russia potrebbe dire 'trattiamo', l’Ucraina è a un bivio, credo che a decidere sia Washington, non Kiev". Quindi prende le distanze da Federico Rampini, anche lui in collegamento. "Il racconto di Rampini cozza con quello che raccontano i grandi giornali. Questa è una guerra per procura: 'vai e combatti'".
E poi, per quanto riguarda la comunicazione, osserva Capuozzo, "tv e giornali non ci raccontano la verità, ma l'esatto contrario. E gli ucraini faranno la fine degli afghani e dei curdi. Saranno usati per indebolire la Russia, poi alla fine gli unici indeboliti saremo noi, e loro abbandonati".
Rapini aveva detto che la guerra in Ucraina "è cominciata il giorno in cui Joe Biden, alla vigilia del conflitto, disse 'non manderemo mai un soldato americano sul suolo ucraino' e così semmai ha dato campo libero a Vladimir Putin". Insomma, secondo l'editorialista del Corriere della Sera, gli Stati Uniti avrebbero dovuto essere più incisivi dall'inizio.
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