Parole chiare
Quarta Repubblica, Federico Rampini: "Vi dico qual è stato il più grande errore di Joe Biden"
Federico Rampini, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 30 maggio spiega che la guerra in Ucraina "è cominciata il giorno in cui Joe Biden, alla vigilia del conflitto, disse 'non manderemo mai un soldato americano sul suolo ucraino' e così semmai ha dato campo libero a Vladimir Putin". Insomma, secondo l'editorialista del Corriere della Sera, gli Stati Uniti avrebbero dovuto essere più incisivi dall'inizio.
Leggi anche: Otto e Mezzo, Massimo Cacciari gela la Gruber: "Parliamo di Salvini? Basta con queste putt***"
Invece si tentenna sull'invio delle armi a Zelensky e sull'embargo di gas e petrolio. Tanto che, prosegue Rampini, "l’Italia sta finanziando la guerra di Putin continuando a comprargli il gas".
Per quanto riguarda i negoziati, osserva il giornalista, "gli americani considerano il presidente Erdogan una persona inaffidabile", quindi nutrono ben poche speranze di una trattativa sotto la supervisione della Turchia.
Leggi anche: Ucraina, la guerra in diretta. Azot. "le bombe sono russe". Dalla Casa Bianca: "Preoccupati per Kherson"
Una tesi che trova d'accordo anche l'ex ministro degli Interni Minniti: "Ci troviamo davanti ad una guerra lunga. Il segnale è se si apre una trattativa sul grano che vorrebbe dire che Putin non vuole portare ad una mondializzazione della guerra". Poi Minniti parla delle mosse di Joe Biden: "Proprio quando l’inerzia in Donbass va verso i russi, l’America sostiene l’Ucraina ma non vuole l’escalation con l’invio di armi pesanti".