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Ramzan Kadyrov minaccia: "Prenderemo la Polonia in 6 secondi", è guerra totale

Dalle parole ai fatti il passo è breve e quelle di Ramzan Kadyrov sono tutt'altro che rassicuranti. Il leader ceceno, sceso in campo per combattere a fianco dell'esercito di Vladimir Putin, minaccia la Polonia. "L'Ucraina ormai è una questiona chiusa. Se arriverà l'ordine prenderemo la Polonia in 6 secondi perciò portate via le vostre armi e i vostri mercenari e chiedere scusa al nostro ambasciatore". Il riferimento del video pubblicato su Telegram è all'episodio che ha visto protagonista l'ambasciatore russo a Varsavia. Quest'ultimo, lo scorso 9 maggio, è stato raggiunto dalla vernice rossa. Una rimostranza contro il sangue versato in Ucraina. 

 

 

Ma il militare e dirigente sportivo russo di etnia cecena non è l'unico ad aver attaccato la Polonia. Prima di lui era stato Oleg Morozov, membro del parlamento russo e del partito politico di Putin. Secondo lui la Polonia deve essere "al primo posto nella coda per la denazificazione dopo l'Ucraina". Sergei Andreyev, l'ambasciatore citato prima, stava facendo visita al cimitero russo di Varsavia in occasione della Giornata della Vittoria. Il diplomatico stava deponendo fiori al cimitero dei soldati sovietici nella capitale, quando è arrivato un gruppo di manifestanti.

 

 

I ribelli gli hanno dapprima strappato i fiori dalle mani e poi ricoperto di vernice rossa. Scuse ufficiali sono state chieste anche dal ministero degli Esteri russo. Eppure le minacce del leader ceceno fanno seriamente paura, perché la Polonia è il Paese più esposto alla guerra, tra quelli che fanno parte della Nato. Cruciale la sua posizione al confine con l'Ucraina, utilizzata per inviare armi dell'Occidente ai soldati di Volodymyr Zelensky.