senza freni
Lilli Gruber travolta da Mario Giordano: "Dove la ho beccata in pantaloncini e costume", come lo spiega
Mario Giordano si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il conduttore di Fuori dal Coro torna a parlare di Lilli Gruber, con cui qualche mese fa ha avuto un acceso botta e risposta. Il motivo? Alla collega non piace la voce di Giordano. Ed ecco allora che ci pensa il diretto interessato a rinfrescarle la memoria. "La tv si nutre di differenze, anche il difetto può diventare un elemento distintivo. Ma ci ho sofferto e, quando colleghi come la Gruber ci scherzano e mi scimmiottano, ci resto male. Anche perché poi si fanno portabandiera del politicamente corretto", è la stoccata sulle colonne di Chi.
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Ma non è tutto, perché il giornalista al settimanale ricorda l'amicizia che lega la Gruber a Carlo De Benedetti: "In barca con De Benedetti non ci andrei. L'ho incontrato nel suo ufficio, come dovrebbe fare chi svolge il mio mestiere. Un conto è avere relazioni, un altro è andare in vacanza insieme, in costume e pantaloncini. Poi ciascuno è libero, ma quando Lilli Gruber dice che 'non sono un suo collega' mi vanto di non esserlo, perché, a differenza sua, non vado in barca con De Benedetti". Il volto di Rete 4 ne ha anche per Enrico Mentana che, in piena pandemia, non ha dato spazio a coloro che sul vaccino avevano un'idea diversa: "Mentana con matrix fece intere trasmissioni sull'11 settembre con i negazionisti, deve aver cambiato idea".
L'intervista al settimanale è anche l'occasione per svelare qualcosa del suo privato. Giordano, sposato da trent'anni con Paola Maravalle, ha ben quattro figli. Su di uno, Lorenzo, commenta: "C'è stato un periodo in cui ha avuto problemi adolescenziali e lei mi ha detto: 'Secondo me dovrebbe stare un po' con te. Così ho preso Lorenzo e l'ho portato in Normandia, un luogo che ama molto perché conosce bene la storia della Seconda Guerra Mondiale. Siamo andati al cimitero dei soldati americani. Mi emoziona ancora parlarne. Adesso è laureato in Lettere e fa il produttore tv". Il merito? "Di mia moglie. Si è sacrificata tutta la vita per crescere i figli, ha iniziato a lavorare dopo i 50 anni".